ARTICOLI30 MAGGIO 2022

La biotina nel trattamento del telogen effluvium e della fragilità ungueale

Le carenze di micronutrienti possono portare ad anomalie cutanee a livello di pelle, capelli e unghie. Queste carenze possono essere dovute ad errori congeniti del metabolismo, o manifestarsi in soggetti a rischio, con assorbimento alterato, regimi alimentari eccessivi o scarso apporto dietetico. Fra i micronutrienti più comunemente presenti nella cute troviamo la biotina.

La biotina (Vitamina B7, Vitamina H) è una vitamina idrosolubile del gruppo B definita anche “essenziale” in quanto deve essere introdotta con l’alimentazione, perché l’uomo non è in grado di sintetizzarla. Gli alimenti che contengono elevate quantità di biotina includono noci, legumi, cereali integrali, riso integrale, e tuorlo d'uovo. Il deficit di biotina nell’uomo è raro in condizioni fisiologiche, mentre sono ad elevato rischio di deficit i pazienti in terapia cronica con alcuni farmaci, fra cui gli antiepilettici, che riducono la concentrazione ematica di biotina e l’attività della biotinidasi1 e l’isotretinoina, che inibisce l’attività della biotinidasi (2). Un deficit lieve di biotina, reversibile con la somministrazione orale della vitamina per 15 giorni, è spesso presente nelle donne in gravidanza e anche nelle donne che fumano sigarette per un accelerato metabolismo della vitamina indotto dal fumo4.
Numerosi sono gli integratori alimentari indicati per il trattamento della fragilità ungueale e del telogen effluvium che contengono biotina a basse dosi. In realtà, la biotina è la terapia di prima scelta per queste problematiche annessiali, ma se somministrata a dose terapeutica, di 5-10 mg al dì, o superiore.

Numerosi sono gli integratori alimentari indicati per il trattamento della fragilità ungueale e del telogen effluvium che contengono biotina a basse dosi. In realtà, la biotina è la terapia di prima scelta per queste problematiche annessiali, ma se somministrata a dose terapeutica, di 5-10 mg al dì, o superiore.

La somministrazione di biotina non induce effetti collaterali, e non è stata descritta alcuna tossicità anche dopo assunzione di 300 mg al di per via orale o 20 mg al di per via endovenosa5. La assunzione di dosi di biotina superiore a 10 mg al giorno può interferire con alcuni esami del sangue che usano metodiche di laboratorio basate sul sistema streptavidina-biotina. In particolare, alte dosi di biotina possono falsare i valori ematici di TSH, fT3, fT4, e altri ormoni. È pertanto suggerita la sospensione dell’assunzione di biotina 1 settimana prima di fare esame del sangue, quando la dose di vitamina assunta è più di 10 mg. L’assunzione di 5 mg al giorno di biotina non è invece legata alla necessità di sospensione prima di effettuare il prelievo ematico6.

Il tessuto su cui la biotina ha la maggiore attività fisiologica è la cute, inclusi la pelle, le unghie e i capelli, per il ruolo chiave della biotina nella sintesi delle cheratine.

La patologia ungueale in cui la biotina è il trattamento elettivo è la fragilità7. La fragilità ungueale è una patologia molto diffusa, più frequente a livello di mani e nel sesso femminile, soprattutto dopo i 50 anni. Le unghie fragili sono sottili, si sfaldano in lamelle orizzontali (onicoschizia) o si spezzano con fissurazioni del margine libero (Fig. 1).

Fig. 1 Fragilità ungueale: onicoschizia lamellina. L’onicoscopia mostra lo sfaldamento dell’unghia in lamelle orizzontali

Le cause della fragilità ungueale includono l'invecchiamento e condizioni che favoriscono la disidratazione dell'unghia: lavaggi ripetuti, uso di detergenti aggressivi e/o solventi, applicazione frequente di smalto per unghie (sia normale che semipermanente). Indipendentemente dalla causa e dal tipo clinico, la fragilità ungueale causa notevole stress e angoscia ai pazienti, e riduce sensibilmente l’esecuzione di diverse attività manuali. La assunzione di biotina, alla dose di 5-10 mg al giorno, per 3- 6 mesi, è l’unica terapia che è stata dimostrata efficace in questa patologia: l’unghia nuova cresce con spessore aumentato, più resistente ed elastica.

Nel campo delle malattie dei capelli, la biotina è efficace nella cura di numerose patologie, grazie alla sua capacità di stimolare crescita dei capelli e di indurne ispessimento e una ottimale sintesi delle cheratine8-9. L’indicazione principale alla somministrazione della biotina nel trattamento delle malattie dei capelli è il telogen effluvium, cioè un’aumentata caduta dei capelli, spesso reattiva a patologie sistemiche o locali10. Il telogen effluvium è più frequente nel sesso femminile: la paziente lamenta un’aumentata caduta di capelli sia al momento del lavaggio che nel corso della giornata. Il numero di capelli che cadono può variare da 100 a 600 al giorno. Se il numero di follicoli coinvolti dal telogen effluvium è elevato, può essere evidente un diradamento dei capelli, che è tipico della regione delle tempie nelle forme croniche (Fig. 2)

Fig. 2 Diradamento dei capelli della regione temporale del capo nel telogen effluvium. La tricoscopia mostra evidenti capelli corti in ricrescita

Un esempio noto di telogen effluvium è quello post-gravidico, con caduta aumentata dei capelli dopo 2-3 mesi dal parto: l’efficacia della biotina, alla dose di 5 mg al giorno per 3 mesi, per prevenire/curare questa caduta è oramai assodata da numerosi studi clinici11. Anche la dermatite seborroica, causando una infiammazione del cuoio capelluto, può indurre telogen effluvium: la biotina in questo caso è una cura efficace per entrambe le patologie, alla dose di 15-20 mg al giorno8. Un’aumentata caduta dei capelli dovuta a telogen effluvium può essere indotta da diversi farmaci e può essere efficacemente contrastata con la somministrazione di biotina, alla dose di 5-10 mg al dì. Proprio di recente è stato dimostrato come la biotina alla dose di 10 mg al giorno riduce sensibilmente la caduta dei capelli nei pazienti in trattamento con isotretinoina sistemica per acne volgare12. In questi ultimi anni, una causa importante di telogen effluvium riscontrata in tutto il mondo, è stata l’infezione da COVID-19: dopo 1-2 mesi dall’infezione, circa il 30% dei pazienti esperisce una caduta dei capelli spesso grave, che si associa a un diradamento evidente13. La biotina, alla dose di 10-20 mg al giorno per 3 mesi, può essere un efficace rimedio per indurre una rapida remissione della caduta dei capelli e la ricrescita di capelli di normale spessore e numero14.

Sono quindi molte le evidenze scientifiche che dimostrano il ruolo biotina nel favorire la crescita di unghie e capelli robusti e sani. L’assunzione quotidiana di 5-10 mg normalizza l’apporto spesso deficitario o l’assorbimento incompleto della vitamina; dosi superiori, fino a 20 mg al giorno, contribuiscono a stimolare la ripresa della crescita dei capelli e la sintesi di cheratine dure e resistenti, tipiche di questi due annessi cutanei.  

Bianca Maria Piraccini
Dermatologia - Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale (DIMES) Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Italia